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Come risultare professionali nella comunicazione

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Mostrare professionalità online se sei freelance: una riflessione sulla tua comunicazione visiva

Dimostrare le proprie competenze online e aumentare la professionalità percepita può rappresentare una bella sfida per chi lavora in proprio e si occupa di gestire la propria comunicazione in autonomia. Ci sono però delle pratiche che puoi mettere in campo, che ti aiutano ad avere un’immagine competente ed esperta, che migliorano la tua reputazione come professionista e trasmettono una sensazione di maggior fiducia nelle tue capacità lavorative come freelance.

In questo articolo:

  1. Come si riconosce unǝ professionista?
  2. Come raccontarsi online efficacemente?
  3. Coinvolgere il pubblico target
  4. Mettere personalità nella comunicazione
  5. Buone prassi che trasmettono maggiore professionalità nella comunicazione

Come si riconosce unǝ professionista?

Per farmi un’idea più concreta di cosa pensano le persone online rispetto a cosa significa professionalità, ho chiesto a chi mi segue su Instagram, cosa secondo loro fa di unǝ professionista unǝ verǝ professionista, sia nella pratica di una collaborazione già avviata sia nella comunicazione online (ovvero, cosa osservano per decidere se possono fidarsi e acquistare un servizio da qualcuno).

Ti elenco le risposte che ho ricevuto:

  • è una persona organizzata e puntuale
  • ha competenza nel proprio ruolo e lo dimostra quando ne parla
  • rispetta le esigenze del cliente ma non si limita a fare quello che viene chiesto
  • mostra sicurezza di sé (per quanto riguarda il suo lavoro)
  • ha modi di comportarsi adeguati al suo ruolo
  • dimostra di esserci per il cliente
  • ascolta i bisogni del cliente e fa sentire la propria vicinanza al progetto
  • ha un’immagine, sito, social curati
  • sa gestire il confronto con altri professionisti
  • porta esempi e casi studio dei suoi progetti
  • ha recensioni reali e verificate
  • viene consiglatǝ da altrǝ professionistǝ in modo disinteressato (no adv)
  • ha un portfolio/casi studio presentati bene
  • cura i dettagli e dimostra perizia

Ho chiesto anche cosa NON è considerato professionale ed ecco cosa ne è uscito:

  • mancanza di coerenza e trasparenza
  • mancanza di integrità, usa pratiche disoneste per crescere online
  • ha un modo di mostrarsi raffazzonato
  • usa tattiche acchiappa-like e fa la vittima su tutto
  • non racconta come fa il suo lavoro
  • non c’è precisione e puntualità
  • sta sempre un passo indietro per non prendere posizione
  • critica spesso il lavoro degli altri
  • prende in giro chi sbaglia
  • crea contenuti poco chiari o sciatti
  • non si capisce cosa fa o a chi si rivolge (un po’ a tutti)
  • banalità e scontatezza, copia gli altri
  • pubblica solo contenuti di vita privata che non centrano col lavoro
  • ha un modo arrogante, egocentrico e superiore, di apparire
  • ha un’immagine fuori luogo (ad es: foto linkedin con i cocktail in mano)

Ma la risposta che più mi ha colpito è questa arrivatami nei messaggi privati, che riporto per intero perché merita un commento:

“Più che sembrare non professionali, a volte alcuni professionisti sembrano dei novellini, qualcuno che ha iniziato a fare quel lavoro 5 minuti fa.
Mi danno quell’idea per quello che dicono o come lo dicono, sembra che non sappiano stare su un canale, hanno uno di quei siti “gratis” che non funziona e si legge male o non ce l’hanno proprio, scrivono testi senza struttura o vanno fuori tema nei loro stessi contenuti, usano foto orribili o prese da stock, e sui social pubblicano grafiche a caso impaginate male e senza gusto…mi fanno pensare che, se non investono loro per primi nella loro immagine, non ci credono abbastanza, e quindi perché dovrei crederci io e dar loro dei soldi?”

Lo trovo un commento duro, lo ammetto. Se si è all’inizio, non sempre si ha budget per fare tutte le cose necessarie per avere un’immagine al top. Ma d’altra parte, se si è all’inizio, è forse anche vero che si è dei “novellinǝ”, come dice questa persona, e che manca quel grado di esperienza anche nella comunicazione.

Ma allora, quale potrebbe essere il giusto compromesso in attesa di poter fare sul serio e quindi di poter investire in modo professionale nella propria immagine lavorativa? Spero di darti qualche consiglio utile, o almeno una visione d’insieme nei prossimi paragrafi.

Come raccontarsi online efficacemente?

Iniziamo dalle basi: non basta esserci, perché dipende molto anche dal “come” ci siamo.

La professionalità può vedersi attraverso un visual curato secondo un gusto ben progettato, avere dei riferimenti stilistici precisi, e attraverso un racconto valoriale fatto di immaginario condiviso con il tuo target.

Qualsiasi sia il tuo ruolo o il tuo lavoro, esiste un codice non scritto condiviso con le altre persone, in cui l’immagine della tua professione ha dei tratti ben definiti, e di solito questi tratti sono comuni fra te e i tuoi competitor.

Una riflessione profonda alla base della definizione del tuo brand probabilmente ti ha già fatto capire che ci sono alcune cose su cui puoi differenziarti (magari anche molto) per emergere, ma anche che ci sono alcune caratteristiche importanti ed impattanti nell’opinione del pubblico circa il tuo lavoro.

La tua immagine come professionista quindi, prevederà alcuni concetti chiave accettati come standard e alcuni altri che invece sono la tua proposta specifica e differenziante.

Nello sviluppo dell’identità del brand e della relativa immagine, è davvero importante selezionare con cura cosa tenere di questo background comune al tuo settore, e dove invece puoi infrangere gli stereotipi.

Risultare professionale attraverso l’immagine del brand, che sia fotografica, video o visual (logo, sito web, immagine coordinata…) è anche una questione di progettazione. Quando l’immagine è improvvisata o cambia spesso e troppo a seconda dell’umore del giorno, è il primo segno di una mancanza di stabilità, mostra indecisione e pressapochismo, una lacuna sulla propria identità professionale che si nota da fuori.

Per risultare più professionali con la propria immagine, serve essere riconoscibili, nel senso letterale di permettere a chi ti segue e scopre, di trovare un filo conduttore in tutto ciò che parla di te; dal tono di voce, ai colori del tuo brand, alle fotografie che utilizzi, al logo e via dicendo. Quindi, riassumendo: per risultare professionali è necessario progettare e poi costruire, un tassello alla volta, una identità visiva ben definita.

Se vuoi ricevere ulteriori consigli su come comunicare il tuo personal brand con le immagini e curare la tua comunicazione visiva, ti invito ad iscriverti a Cartoline, la mia newsletter dedicata a fotografia di branding, comunicazione per freelance e piccoli business, e creazione di contenuti visivi.

Coinvolgere il pubblico target

Come scritto poco più in su in questa pagina, é importante che nella comunicazione ci sia ascolto verso le persone a cui ci rivolgiamo e che, dopo aver ascoltato, riusciamo a ricreare concretamente (con immagini e contenuti) un mondo in cui tu, professionista, e il o la tuo/a cliente ideale, possiate avere qualcosa in comune.

La tu a clientela ideale vuole conoscerti, ma vuole anche riflettersi in te e sentire che siete sulla stessa lunghezza d’onda. Se ne ha modo, non solo sarà colpita la sua attenzione, ma si sentirà persino attratto da ciò che hai da dire e dal modo in cui solo tu sai farlo sentire, rispondendo perfettamente alle sue esigenze con il tuo prodotto o servizio.

Il o la cliente acquista da te solo dopo che è scattata la scintilla, e la scintilla scatta in una frazione di secondo all’apertura del tuo sito o dei tuoi canali social…a prima vista!

In questa fase va considerato anche quali gusti ha chi ti acquista o ti acquisterebbe: qualsiasi sia la nicchia a cui ti rivolgi, ricorda che il codice visivo con cui ti comunichi impatta non solo per contenuto, ma anche per stile. Nicchie diverse avranno gusti diversi, e in un certo senso devi trovare un compromesso tra ciò che piace a te e ti rappresenta e ciò che piace alla tua clientela ideale.

Non si tratta ovviamente solo di estetica, perché se poi non ti curi di queste persone innamorate del tuo brand e non continui a lavorare sulla loro attenzione per condurre la vendita, il dialogo svanisce, ma di certo il primo impatto ha davvero un enorme peso nel catturarne l’interesse e ti dà modo di avere una connessione su cui lavorare per chiudere il cerchio (e si spera, la vendita).

Mettere personalità nella comunicazione

Si dice sempre che devi metterci personalità, ma non far diventare “un tocco di stile personale” una lista di contenuti irrilevanti nel racconto del tuo lavoro.

Metterci la faccia o metterci personalità non significa aprire finestre sulla tua vita privata.

Non tutta la tua personalità è adatta al tuo ruolo o al tuo lavoro: serve tracciare dei limiti, selezionare e capire cosa di questi aspetti del tuo carattere e della tua persona si adatta alla tua comunicazione in relazione a chi ti rivolgi e sia anche interessante (diventando magari il plus su cui puntare per distinguerti).

Foto di gattini, viaggi esotici, momenti familiari (a meno che non facciano parte del tuo lavoro o del contesto in cui operi) difficilmente possono essere il giusto tramite per spiegare il tuo lavoro e i tuoi valori.

In particolare quando usi queste immagini fuori tema e non le contestualizzi in modo adeguato con un messaggio chiaro, diretto e rilevante per raggiungere uno scopo preciso nella tua comunicazione o un target definito di possibili clienti, rischi solo di allontanare o “stancare” le persone.

Non è obbligatorio essere seriosi; anzi, se ci pensi ci sono moltissimi personal brand simpatici, divertenti, ribelli, eccetera. Risultare professionali spesso ha a che fare con il mostrarsi in equilibrio con se stessi e i propri valori, mostrare integrità tra quello che pensiamo nella vita privata e quello che diciamo nella vita pubblica.

Buone prassi che trasmettono maggiore professionalità nella comunicazione

Definire i tuoi valori e il tuo perché e definire la tua vision come professionista, sono il primo step per capire come comunicarti: questi sono i concetti che poi, attraverso l’immagine, puoi comunicare per far filare l’intero discorso con coerenza e cura.

Dopo aver definito il nucleo del tuo personal brand, ci sono alcuni elementi tipici da considerare nella tua comunicazione per rinforzare e migliorare l’opinione pubblica che si ha di te, la tua reputazione online.
Eccone alcuni:

Semplifica e pulisci: all’inizio è facile voler far tutto e di più per arrivare subito a una presenza forte e solida, ma spesso il risultato è l’opposto ottenendo un’immagine confusa e disordinata. Ad esempio, pubblicare contenuti a raffica ma senza una direzione, avere un sito fai da te con problemi tecnici, foto e video di scarsa qualità o cento canali aperti e seguiti male, sono il primo passo per sembrare “improvvisati”. Concentrati su meno attività ma portale avanti bene: è meglio avere meno ma che sia più curato.

Se non hai ancora casi studio o lavori per il tuo portfolio: creali da zero. Non si tratta di mentire, ma di mettere su carta cosa sai fare o come lo faresti anche se non hai già clienti paganti. Immagina come lavoreresti a un progetto ipotetico e descrivi passo passo come svilupperesti il lavoro grazie alla tue competenze.

Se hai dei casi di successo reali: presentali al meglio, riporta le premesse e i risultati ottenuti, i benefici che il tuo lavoro ha portato al cliente e se possibile anche un suo contributo “a conferma” del buon lavoro che hai svolto o con evidenze in stile “prima/dopo”.

Richiedi le recensioni: trova un momento nella gestione del tuo progetto o più spesso alla fine, per chiedere una recensione al tuo cliente. Se puoi prediligi strumenti online per raccoglierle (ad es: Google Business, Trustpilot, …) o video recensioni che inserirai nei tuoi canali o sito web, in modo che sia evidente che si tratta di recensioni reali e pubbliche.

Se collabori con altri professionistǝ: comunica online come è andato il progetto, fai vedere come ha lavorato la squadra, crea un caso studio per raccontare come le tue competenze si sono integrate insieme a quelle di altri espertǝ per raggiungere dei risultati ottimali per i clienti.

Crea condivisione di competenze: a volte nel lavoro capita di entrare parzialmente in ambiti di altri professionistǝ. Coinvolgi persone più esperte di te in questi ambiti e create insieme dei contenuti ancora migliori. Il confronto con altre figure ti arricchirà e dimostrerà che sai coinvolgere persone competenti in tematiche che non riusciresti a gestire direttamente in modo ottimale.

Cosa ne pensi di questi consigli? Spero che questo approfondimento ti sia utile, fammi sapere se metterai in pratica i contenuti di questo articolo e se ti serve una mano in più, restiamo in contatto attraverso la mia newsletter.
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Ciao, sono Francesca

Mi occupo di personal branding e storytelling visivo per catturare l’essenza della tua identità e farti connettere più spontaneamente con le persone che desideri, facendo chiarezza sulla tua unicità. Scatto immagini che raccontano la personalità e il carattere di freelance e piccole attività che vogliono fare la differenza.

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