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La foto giusta per il contenuto: associare testi e immagini con strategia

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In questo articolo ti parlo di comunicazione visiva e strategia di contenuto: se anche tu fai fatica a trovare l’immagine giusta per i tuoi contenuti, questa pagina è scritta per te.

Quella di associare un’immagine a dei contenuti testuali, sembra essere una difficoltà davvero molto diffusa, specie quando si tratta di contenuti di blog o social.
Il problema principale è che, a differenza del sito web dove hai deciso la prima volta che foto mettere e cosa scriverci e poi (a meno di un cambio di rotta del tuo brand) è rimasto quello, nei social o nel blog ti trovi a dover pensare puntualmente a come comunicare bene il tuo messaggio, cercando di mantenere un’immagine dinamica e sempre aggiornata, pertinente e curata ogni volta che devi pubblicare qualcosa.

Non preoccuparti, sei in buona compagnia, ma in questa pagina trovi alcuni consigli che ti faciliteranno.

  1. Cos’è l’ancoraggio semantico: unire testi e immagine
  2. Definisci il contenuto del tuo messaggio
  3. Fai emozionare chi ti legge e vede
  4. Paletti creativi per velocizzare il processo
  5. Scatta la tua foto: pre visualizza l’immagine
  6. Foto stock: come fare una ricerca iconografica
  7. Mantieni coerenza nella tua comunicazione di brand

In questo articolo voglio darti dei consigli per trovare un metodo nella creazione dei contenuti visivi per renderti questo passaggio più facile, senza rinunciare a una certa qualità e coerenza, ma prima ti invito ad iscriverti alla mia newsletter, per ricevere ogni mese gli aggiornamenti sulla fotografia di branding, la comunicazione visiva (e non solo), e materiali e risorse utili che ti aiutano a promuoverti nel web con personalità.

Cos’è l’ancoraggio semantico: unire testi e immagine

Prima di parlarti del metodo pratico, voglio spiegarti brevemente un concetto molto importante per fare in modo che testi e foto siano pertinenti tra di loro: l’ancoraggio semantico.

L’ancoraggio è un metodo per dare continuità tra quello che si vede in foto e quello che stai scrivendo nel testo. I due elementi giocheranno insieme la partita rinforzandosi a vicenda e aiuteranno le persone a ricordarsi di quel contenuto.

Se la tua foto colpisce nel segno catturando l’attenzione, il testo verrà letto con più perizia perché si innescherà nella persona la curiosità di andare a leggere. Se riuscirai ad ottenere un buon equilibrio e coerenza tra messaggio visivo e testuale, chi legge arriverà al succo del discorso “preparatə” a ciò che stai per dire, perché nella foto vede qualcosa che incuriosisce o che suscita interesse e lo ritrova nel testo dando conferma alle sue aspettative: questo è un buon modo per farsi ricordare.

L’ancora può essere di molti tipi diversi a seconda degli obiettivi del tuo contenuto. Non scendo nel dettaglio perché le possibilità sono praticamente infinite, ma diciamo che tra usare espedienti didascalici e osare con metafore ricche e fantasiose ci sono un sacco di sfumature che potrai dosare a seconda dell’azione che vuoi far compiere a chi legge, dopo aver appreso il tuo messaggio.

Definisci il contenuto del tuo messaggio

Prima di iniziare anche solo a pensare a quale foto, grafica, disegno tu voglia usare per comunicare un contenuto, devi avere chiaro il contenuto.
Non parlo delle parole specifiche che scriverai, ma del concetto chiave attorno a cui ruoterà il tuo messaggio.

Identifica questo concetto, prova a descriverlo con altre parole, con metafore o similitudini (o altre figure retoriche se le preferisci). Annota queste idee, fai mente locale su cosa dici quando parli di questo argomento a voce con i tuoi clienti o, più in generale, con le persone a cui vuoi rivolgerti.
Le parole che usi per iscritto e quelle che dici a voce spesso sono diverse, ma fanno riferimento allo stesso fondamento e, se analizzate insieme, possono aiutarti a trovare un elemento comune tra te e le persone a cui vuoi comunicare, che si può trasformare da parola a immagine.

Cerca in questa lista di parole chiave, o di metafore, quelle che possono essere l’assist perfetto per creare un’ancora semantica tra testo e immagine. In pratica scegli quale sarà l’elemento che deve essere presente nella foto, che sia anche nel testo.

Questo passaggio è fondamentale, sia per una questione di creare contenuti visivi adatti, sia per avere una strategia di contenuto che sia efficace per la tua comunicazione, ne parlo nel dettaglio in questo caso studio sulla produzione di fotografie e contenuti visivi per i social con una mia cliente storica.

Fai emozionare chi ti legge e vede

Ora che sai di cosa devi parlare, prova ad immaginarti che emozioni vuoi far provare alla persona che leggerà il tuo contenuto e visualizzerà la o le foto che ci associ.

Come sai, le immagini sono la prima cosa che si nota di una pagina, quindi in qualche modo questa immagine deve anticipare l’emozione che si proverà leggendo.

Se ti interessa l’argomento della fotografia emozionale potresti trovare utile questo articolo.

L’emozione non è solo legata al testo specifico a cui viene associata l’immagine ma, in un contesto ideale, dovrebbe essere associata al tuo brand per esteso e quindi essere rilevante un po’ in tutta la tua comunicazione. Le immagini sono perfette per fare da collante tra i vari elementi visivi, testuali, sonori e concreti della tua identità di brand.

Identificare l’emozione che vuoi comunicare con le immagini ti aiuterà a sceglierla, a scattarla o a ricercarla, perché ti permette di eliminare tutte le altre alternative che non saranno pertinenti a quell’emozione ed evitare di andare fuori strada con foto o immagini fuori dal tuo mood di brand.

Paletti creativi per velocizzare il processo

Questo punto è di solito (per me) il più arduo da mettere in pratica, ma anche il più necessario per un lavoro fatto bene e un metodo sostenibile nel tempo.
La pagina bianca spaventa e mette in difficoltà anche i migliori, per questo non parto da una pagina bianca, ma da una pagina con paletti.
Mi fisso dei limiti entro i quali stare per creare o cercare le immagini, o nell’aggiustare il testo che andrò a scrivere; sono dei limiti creativi che possono includere una tecnica particolare nello scattare la foto, degli oggetti o colori che devono per forza esserci, uno stile di immagine…

Oppure dei limiti fisici e più pratici, ad esempio: la situazione in cui ti trovi (“devo scattare a casa con quello che ho a disposizione”), oppure il tempo a disposizione (“entro 1 ora devo avere le foto per quell’articolo già fatte e finite, allo scadere del tempo andrà bene quello che avrò fatto anche se non è perfetto”), ma potrebbe anche essere relativo alle risorse che hai (“devo trovare l’immagine giusta tra quelle che ho già”).

Mettersi dei paletti restringe il campo d’azione, quindi incanalerai meglio le energie in questa fase di progettazione. Anche perché, altrimenti, rischi di perderti nel perfezionismo ed è lì che scatta la procrastinazione.

Scatta la tua foto: pre visualizza l’immagine

Se vuoi cimentarti nello scattare delle foto per i tuoi contenuti, prima di cominciare effettivamente a cliccare compulsivamente sul tasto della tua macchina fotografica o del tuo smartphone, immagina la foto. Prova a pre-visualizzarla, o magari anche a disegnarla: verticale o orizzontale? cosa ci deve essere? come sono disposti gli elementi? se ci sei anche tu nello scatto, come ti posizionerai e che espressione avrai? da dove arriva la luce (e dove si creano le ombre)? che profondità vuoi dare allo scatto?

In questa lista di domande, a cui tu potresti aggiungerne altre relative al tuo caso specifico, non ho rinunciato ad alcuni fattori importanti in fotografia: luce (e ombre) e posizioni degli oggetti/persone (ovvero, come comporre lo scatto).

Perché ti parlo di concetti fotografici? Perché sono una fotografa…sono di parte se ti dico che oltre a creare l’immagine giusta per i tuoi contenuti, puoi anche farla bene con pochi semplici accorgimenti.
Inoltre quando si parla di comunicazione visiva, devi sempre considerare che saper bilanciare tutti gli elementi in modo armonioso all’interno del messaggio fotografico e visivo, aiuta chi lo fruisce nella sua lettura, avvicina e facilita la comprensione del messaggio a chi lo sta vedendo.

Dopo aver disegnato la tua immagine finale sarà molto più veloce crearla e, con l’allenamento, non ti servirà nemmeno più disegnare ma imparerai a vederla nella tua testa prima di scattare.
Questo esercizio ti evita di scattare mille foto un po’ a caso tra cui poi dovrai scegliere quella giusta, aumentando lo stress e il tempo necessario totale da dedicare ai tuoi contenuti.

Foto stock: come fare una ricerca iconografica

Premettendo che le foto prese dai siti stock sono riconoscibili lontane un miglio, non le amo particolarmente perché, se sono l’unica fonte delle tue immagini, alla lunga la tua comunicazione prenderà un taglio del tutto impersonale e sarà troppo poco concreta.
Considera che le foto stock sono iper generaliste proprio per adattarsi a un target più ampio ed esigenze diverse e quindi, anche se giochi con ancore fantasiose e curi nel dettaglio i testi, rischi di usare le solite immagini già viste che sembrano uscire dall’ennesimo freebie pieno di fuffa.
Non barattare la personalità con l’estetica. Sono già pronte e tecnicamente belle, in alcuni casi ti conviene usare quelle…ma ricorda di dosarle con parsimonia nell’intero contesto, solo se proprio non ne puoi fare a meno.

In ogni caso, sapere di trovare immagini gratis già pronte, usabili per la tua comunicazione (mi raccomando ricordati sempre di controllare credit necessari e licenze di utilizzo) non dovrebbe essere una scusa per prendere la prima che ti capita sotto mano. Anche ricercare le immagini stock richiedere attenzione.

La ricerca iconografica è una fase della creazione di un contenuto volta a identificare la miglior immagine che ti servirà per trasmettere il tuo messaggio, per illustrare un passaggio, per promuovere un concetto, descrivere la situazione di cui parli.
Trovare l’immagine giusta per accompagnare o descrivere un certo testo è un lavoro che richiede competenza e professionalità, perché il risultato raggiunto possa essere il migliore possibile e centrare in pieno il suo obiettivo…e di solito richiede anche molto più tempo che scattarla.

Dopo aver fatto tutti i passaggi precedenti, ti sarà più semplice decidere tramite quali parole chiave ricercare le immagini sui siti stock, ma se i risultati non ti soddisfano prova a fare il passaggio della pre-visualizzazione per capire quale immagine ti serve e trasforma le tue chiavi di ricerca in descrizioni didascaliche di quello che stai cercando.

Inoltre, alcuni i siti stock, hanno degli strumenti di ricerca che ti possono aiutare, come ad esempio suggerendoti parole alternative, concetti contestuali, ricerca per immagine di partenza, filtri per colore/forma/dimensione, e ovviamente informazioni su uso e distribuzione delle immagini che scarichi.

Mantieni coerenza nella tua comunicazione di brand

Ora il tasto dolente: stai facendo bene tutti questi passaggi, presi singolarmente i tuoi contenuti sono una bomba, ma messi insieme sembrano visivamente disordinati, non hanno un filo conduttore, sembrano troppo “amatoriali” e tu vuoi evitare di sembrare unə blogger che cerca di far diventare la sua passione “un lavoretto flessibile da poter fare a casa o in giro per il mondo”.
Tu sei un/una professionista e un personal brand: per posizionarti nella testa del tuo target come tale, non puoi lasciare i dettagli al caso.

Lavorando in modo puntuale sui contenuti però, corri il rischio di continuare a fissarti troppo su uno alla volta e a non vedere la big picture sulla scatolaPer questo ti consiglio di provare almeno a programmare sul medio termine (ad esempio di mese in mese) per coordinare l’estetica di ciò che produci. Programmare e produrre contenuti coerenti ed efficaci richiede impegno e tempo, se ti senti in affanno su questo aspetto potrebbe interessarti iniziare a delegare.

Che tu ti stia scattando le foto, che le commissioni a qualcuno, che le cerchi su stock, o tutte e tre contemporaneamente, ti aiuta avere una immagine coordinata ben progettata, ma anche una tavola di stile (o moodboard) per farti rimanere in carreggiata ogni volta che devi pensare a un’immagine da postare.

Puoi usare la moodboard per confrontare i tuoi nuovi contenuti visivi ogni volta che devi crearli o cercarli, e vedere se sono aderenti allo stile che hai pensato per l’intero brand. La cosa bella è che lo vedi con uno sguardo.

Nelle moodboard che creo, sia per i servizi fotografici che per i piani mensili di content creation per i miei clienti, oltre alle immagini inserisco anche delle indicazioni per capire e usare la moodboard e dei riferimenti specifici ad alcuni aspetti degni di nota.

Spero che questo articolo ti sia utile, e se ti va di non perderti i prossimi consigli sulla comunicazione online del tuo brand ti invito ad  iscriverti alla mia newsletter, dove due volte al mese avrai accesso a risorse dedicate e approfondimenti per migliorare la tua strategia visiva.

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Ciao, sono Francesca

Mi occupo di personal branding e storytelling visivo per catturare l’essenza della tua identità e farti connettere più spontaneamente con le persone che desideri, facendo chiarezza sulla tua unicità. Scatto immagini che raccontano la personalità e il carattere di freelance e piccole attività che vogliono fare la differenza.

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