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Come superare la paura di farsi fotografare?

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Mettersi davanti a una macchina fotografica non è un’esperienza facile per tutti.
Da quando faccio questo lavoro ho sentito spesso dire non mi piaccio oppure vengo sempre male in foto.
Tuttavia secondo me venire bene in una fotografia è una questione mentale che non ha niente a che fare con l’estetica.

[Ne parlo approfonditamente in questo articolo].

Intendo dire che se vieni male in foto è semplicemente perché non ti senti a tuo agio nel momento in cui ti stanno fotografando.
Quindi sono io, fotografa professionista che sta dall’altra parte della fotocamera a dover fare la differenza perché tu venga bene in foto.

In questo articolo ti racconto come faccio a fare in modo che tu possa avere un rapporto sereno con l’idea di farti fotografare (e perché no, magari da me!).

  1. Abituati allo specchio
  2. Diamoci tempo per prendere (bene) le misure
  3. Guardati da fuori
  4. Sdrammatizziamo, siamo io e te

Abituati allo specchio

Quando ti guardi allo specchio qual è la prima cosa che noti?
Il tuo sguardo si è soffermato su quelli che ritieni essere i tuoi difetti fisici, vero?
Questo succede perché spesso non abbiamo familiarità con il nostro aspetto fisico, in altre parole non siamo abituati a guardarci allo specchio con occhi che non siano giudicanti.

La paura di farci fotografare nasce proprio da qui.
Se tu credi di avere un difetto o qualcosa che non va, la prima cosa che fai quando qualcuno ti fotografa è cercare di nasconderlo assumendo atteggiamenti poco naturali che finiscono per accentuare quel difetto.

Per questo motivo, il primo invito che rivolgo a chi decide di farsi fotografare è sospendere il giudizio nei confronti di se stessi.
Cerca di abituarti alla tua immagine.
È una questione di accettazione ma anche di abitudine.

Come ti anticipavo, chi ti fotografa ha un ruolo chiave in questo contesto poiché deve saperti mettere a tuo agio e guidarti per la buona riuscita delle foto, valorizzando la tua immagine.

Io ritengo sia importante instaurare un rapporto di fiducia ed entrare in relazione con la persona che sto per fotografare prima ancora di iniziare a scattare. Per questo mi avvicino sempre con garbo e delicatezza attraverso un questionario che mi aiuta a conoscerti da vicino, senza essere invadente.

Al tempo stesso questo strumento si rivela essere per te un’occasione di dialogo proprio come se fossi davanti a uno specchio.
[Se vuoi approfondire i vari step del mio servizio di personal branding dai un’occhiata qui]

Diamoci tempo per prendere (bene) le misure

Oltre a instaurare un rapporto di scambio e condivisione, scattare delle fotografie a una persona significa anche darle la possibilità di sciogliersi per farla sorridere in modo naturale ed essere davvero se stessa.

Per questo ci serve tempo.

Di solito un servizio fotografico di personal branding con me dura un’intera giornata (o più) e ti garantisco che la prima mezz’ora è complicata per tutti!
Quando sono in sessione la maggior parte dei miei clienti ci mette un po’ a sbloccarsi. È normale, abbiamo bisogno di rompere il ghiaccio e prendere bene le misure a vicenda.

Non devi avere paura di venire male in foto perché facciamo parecchi scatti e soprattutto riesco sempre a trovare il modo di farti posare nel modo più naturale possibile, a capire cosa e quando dirti per farti stare bene e venire bene. [Puoi chiedere conferma anche a Sara!]

Inoltre prima di iniziare a scatattare ci prendiamo del tempo per la pre-produzione, cioè andiamo a definire insieme il concept degli scatti con una moodboard, poi una volta fatto lo shooting mi prendo del tempo anche per fare un’accurata selezione e una post-produzione delle foto.
Insomma, come avrai capito per me il tempo è la risorsa più preziosa di tutte. E vorrei che lo diventasse anche per te.

Guardati da fuori

Nella fase di pre-produzione tu hai un ruolo molto importante.
Come ti dicevo, partiamo sempre da un questionario pensato soprattutto per fare in modo che tu possa dedicarti il tempo necessario per guardarti da fuori. Questo perché prima che possa farlo io, sei tu a doverti vedere, ascoltare e sentire.
Ti serve per poi lasciarti guardare senza paura da me durante lo shooting di personal branding.

Ai miei clienti chiedo anche di usare la loro immaginazione, invitandoli ad arginare pensieri negativi e limitanti.
Il tuo personal brand ha bisogno di un volto per avvicinarti di più alle persone, sia nella vita online che in quella offline.
Tu come brand scegli di rappresentare solo una parte della tua identità totale senza esporti più del necessario, facendo una selezione dei tratti caratteristici della tua persona che desideri mostrare.
In parole semplici è come se decidessi che personaggio vuoi essere e lo interpretassi durante lo shooting.

Prova a immaginare di venire bene in foto.
Come ti vedi? Quale parte di te hai scelto di mostrare per raccontare il tuo personal brand?

Se ci pensi, stai scegliendo una maschera da indossare.
L’importante – come dico sempre ai miei clienti – è che questa maschera ti somigli e sia coerente con la persona che sei davvero, altrimenti nelle foto si vedrà solo una figura artefatta, finta e costruita.

Da questa prospettiva anche gli abiti che indosserai avranno un loro significato ma di questo argomento te ne parlo meglio in questo articolo dedicato a cosa indossare durante un servizio fotografico.

Sdrammatizziamo, siamo solo io te

Con l’esperienza ho capito che la paura di farsi fotografare nasce anche dall’idea che la persona si senta più esposta, come se davanti avesse una platea di persone che sono lì a guardarla e giudicarla.
Certo, se userai gli scatti sui social o nella tua comunicazione online e offline, è molto probabile che ci saranno persone che ti vedranno ma durante lo shooting siamo solo io e te.

Perciò per prima cosa, prova ad allontanare la paura di farti fotografare ridimensionando il rapporto che si crea: quando realizziamo le foto non ci sono spettatori giudicanti davanti a te ma soltanto io e la mia macchina fotografica che cercheremo di essere invisibili.

Durante lo shooting provo di continuo a far dimenticare alla persona che la sto fotografando. Solo così potrà davvero essere se stessa e nelle foto trasparirà la sua autenticità.

Per cercare di mettere a proprio agio i miei clienti, fargli allentare tensioni e resistenze, sdrammatizzo spesso mettendo un po’ di musica, chiacchiero e cerco pretesti per far sciogliere e sorridere chi ho davanti.
Posso dirti con certezza che a un certo punto tutti iniziano a sorridere e a quel punto cominciano a venire bene in foto.
Per alcune persone forse la paura di farsi fotografare non passerà mai ma ti garantisco che altre, dopo un’iniziale timore si sono addirittura divertite! Parola di Maria, Silvia e Stefania.

 

“I mille dubbi iniziali dovuti alla vergogna e al non essere abituata a un’esperienza del genere, si sono sciolti fin dai primi momenti passati con lei, abbiamo “lavorato” sugli scatti tutto il giorno, ma anche passato una giornata divertente, fatta di parole, fotografie e tante risate.
Che dire? Francesca ha una sua cifra stilistica che fa emergere ciò che si è e si vuole trasmettere, con delicatezza e professionalità. Segue le indicazioni ma fornisce consigli utili per utilizzare al meglio le immagini per comunicare il proprio messaggio (anche attraverso la moodboard iniziale). Non posso che consigliarla a tutti coloro che vogliano dare un’immagine professionale ma unica al proprio progetto, alla propria azienda, a se stessi.” – Maria del Conte

 

“Francesca è una professionista eccezionale. Cura ogni fase, fin dal primo contatto, in modo attento e professionale. Mi sono sentita subito a mio agio con lei, e questo credo che sia fondamentale nella scelta del fotografo, sia quando veniamo fotografati, ma anche per sentirsi liberi di chiedere cosa vogliamo, per avere un risultato finale in linea con le nostre aspettative.

Posso dire che mi sono divertita un sacco durante lo shooting di Francesca? Allestire i set con lei, farsi venire idee e fantasie, fare pause che diventano video e foto.
Ah stavo per tralasciare l’aspetto più importante! Le foto, sono foto che parlano della realtà, che raccontano davvero, toccando l’essenza delle cose.” – Silvia Taviani

 

“Conoscere Francesca e aver lavorato con lei per il mio shooting è stata un’esperienza davvero ottima sotto tanti punti di vista, specialmente considerando che io ero alla mia prima esperienza fotografica per il mio business: è una professionista a tutto tondo, capace di accompagnare le persone fuori dalla loro “comfort zone” per ottenere il massimo, e sa come impostare un lavoro per creare un percorso di branding efficace e mirato in linea con le aspettative. Io ho trovato anche una persona molto piacevole e divertente, e spero di poter lavorare presto nuovamente con lei!” – Stefania Ciucci

 

Che dici, ti va di superare insieme questa paura di farti fotografare?
Scrivimi, intanto inizio a preparare una bella playlist per farti sciogliere.

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Ciao, sono Francesca

Mi occupo di personal branding e storytelling visivo per catturare l’essenza della tua identità e farti connettere più spontaneamente con le persone che desideri, facendo chiarezza sulla tua unicità. Scatto immagini che raccontano la personalità e il carattere di freelance e piccole attività che vogliono fare la differenza.

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